Saturday, December 4, 2010

CAFFE' A RAPALLO di Eugenio Montale

Un attimo di relax, lasciamoci prendere da queste meravigliose parole:

CAFFE' A RAPALLO di Eugenio Montale
Natale nel tepidario
lustrante, truccato dai fiumi
che svolgono tazze, velato
tremore di lumi oltre i chiusi
cristalli, profili di femmine
nel grigio, tra lampi di gemme
e screzi di sete ...

Son giunte
a queste native tue spiagge,
le nuove Sirene!; e qui manchi
Camillo, amico, tu storico
di cupidige e di brividi.

S'ode grande frastuono nella via.

E passata di fuori
l'indicibile musica
delle trombe di lama
e dei piattini arguti dei fanciulli:
è passata la musica innocente.

Un mondo gnomo ne andava
con strepere di muletti e di carriole,
tra un lagno di montoni
di cartapesta e un bagliare
di sciabole fasciate di stagnole.
Passarono i Generali
con le feluche di cartone
e impugnavano aste di torroni;
poi furono i gregari
con moccoli e lampioni,
e le tinnanti scatole
ch'ànno il suono piú trito,
tenue rivo che incanta
l'animo dubitoso:
(meraviglioso udivo).
L'orda passò col rumore
d'una zampante greggia
che il tuono recente impaura.
L'accolse la pastura
che per noi piú non verdeggia.

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